Già sin dal 1400 i Palii diventarono un obbligo per i principi delle corti italiane, specialmente di quelli amanti dei cavalli e del lusso. Era indispensabile, per la loro immagine pubblica, prendervi parte e vincere.
Sicuramente con il Palio il cavallo da corsa diventava importante quanto quello da parata: esso rappresenta il Rione di cui portava le insegne, ma era anche il simbolo di quel Principe, che consolidava il suo potere attraverso la bellezza e il lusso.
Nel corso della manifestazione e della parata per la presa di possesso per la Città, nella quale erano coinvolti tutti i cittadini di Bisignano appartenenti ai vari Seggi, oltre che gli ecclesiastici, la giostra era senz’altro la manifestazione più diffusa e dotata di maggiore potenza evocativa.
Il Torneo, che all’inizio mantiene ancora forti legami con la pratica guerresca vera e propria, consistente generalmente in uno scontro tra due schiere di cavalieri, con tanto di vessilliferi e scudieri al seguito, conserva per lungo tempo questa immagine tradizionale.
Sta di fatto che a Bisignano rimane traccia di queste “battaglie” cittadine negli scontri e nelle risse che fino ad alcuni decenni fa avvenivano tra gruppi di giovani appartenenti ai vari Rioni della Città.
A capo dello scontro c’era il <Caporione>, che nel medioevo era il <Potestà> del popolo compreso nel Rione e che , successivamente, prese anche il nome di Capitano. <Caporione> è tuttora un’espressione tipica, ancora in uso nel dialetto locale bisignanese, per indicare colui che si pone alla guida di un gruppo.
In conclusione, dunque, anche per Bisignano le feste nella quali si esprimeva lo spirito municipale erano scandite da questi spettacoli di lotta, in particolare giochi cavallereschi, che, pur avendo avuto origine presso le aristocrazie militari nordeuropee, trovavano nella composita realtà sociale della città tardiomedievale , una vivida rappresentazione, resa ancor più affascinante dalla partecipazione dagli abitanti dei rioni, tipica degli agglomerati urbani mediterranei.
Oggi la <Giostra> o <Corsa del Palio> vera e propria si disputa l’ultima domenica di Giugno nello stadio comunale “F.Attico”.
Ogni rione elegge un proprio Capitano, che durante tutto l’anno è il punto di riferimento per gli organizzatori del “Centro Studi e Spettacoli sulle tradizioni popolari”.
Ogni rione sceglie un proprio Cavaliere.
I Cavalieri degli otto rioni partecipanti, in lizza fra loro per contendersi Il Palio, dopo regolare sorteggio, effettuato da un’apposita giuria che soprintende a tutta la gara, scendono in campo due per volta e, dopo il via, percorrono a spron battuto, un percorso a forma di <L>, infilando con la propria lancia anelli di varie dimensioni, fissati ad otto torri, ai quali è attribuito, per regolamento, un determinato punteggio. Alla fine del percorso obbligato i cavalieri devono colpite lo scudo del Saracino.
Le varie sfide fra Rioni avvengono secondo il criterio dell’eliminazione diretta a doppio turno e si svolgono alternativamente sul Campo del sole e sul Campo del muro.
Sono previste varie penalità in caso di errore nel cavalcare diversamente dallo spron battuto, o nel caso in cui si impugna la lancia diversamente da come previsto dal regolamento, e cioè <mano dalla parte sottostante l’impugnatura e manico sotto l’ascella>.
Nel caso in cui il cavaliere durante la corsa dovesse perdere la lancia, non viene assegnato nessun punteggio.
La Giostra, nell’odierna manifestazione, è il momento più atteso da tutti i Rioni. Nel corso della disputa il tifo non ha freni, le urla si sprecano senza alcun limite; i batticuori formano una sinfonia armoniosa ed i colori un arcobaleno di luci.
E’ il momento più bello e particolarmente coinvolgente, il momento in cui la bravura si misura con l’abilità, l’astuzia e la fortuna.
Albo d’oro del Palio del Principe:
28 e 29 Settembre 1991: San Zaccaria (cavaliere: Francesco Sangermano)
28 Giugno 1992: San Zaccaria (cavaliere: Francesco Sangermano)
27 Giugno 1993: Cittadella Coscinale (cavaliere: Francesco Falsetta)
26 Giugno 1994: Borgo di Piano (cavaliere: Adelwais Roseville)
25 Giugno 1995: San Pietro (cavaliere: Bernardo Liserra)
30 Giugno 1996: San Simone (cavaliere: Aldo Fusaro)
29 Giugno 1997: San Simone (cavaliere: Aldo Fusaro)
28 Giugno 1998: Borgo di Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
27 Giugno 1999: Borgo di Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
25 Giugno 2000: Giudecca (cavaliere: Ivan Molino, detto Capello)
24 Giugno 2001: Borgo di Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
30 Giugno 2002: San Pietro (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
29 Giugno 2003: Borgo di Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
4 Luglio 2004: Borgo di Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
24 Giugno 2007: San Pietro (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
27 Giugno 2010: Borgo di Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
26 Giugno 2011: Giudecca (cavaliere: Antonio Belsito, detto Cassano)
24 Giugno 2012: San Pietro (cavaliere: Antonio Belsito, detto Cassano)
30 Giugno 2013: San Zaccaria (cavaliere: Ivan Molino, detto Capello)
29 Giugno 2014: Borgo di Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
28 Giugno 2015: Piazza (cavaliere: Carmine Bisignano, detto Cavallo )
26 Giugno 2016: Santa Croce (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
25 Giugno 2017: Giudecca (cavaliere: Mauro De Luca, detto Aquila)
24 Giugno 2018: Piazza (cavaliere: Carmine Bisignano, detto Cavallo)
30 Giugno 2019: Santa Croce (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu )
26 Giugno 2022: Santa Croce cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu )
25 Giugno 2023: San Pietro (cavaliere: Pierpaolo Turco, detto Ulisse)